Per sfuggire alle grinfie di megera Realtà,
tanto mi son nascosta, rinchiusa, restrinta....
da ritrovarmi piccina-piccina in un sogno...
tanto-tanto lontano da quà!
Ero ugualmente indifesa e spaurita,
un nonnulla mi faceva trasalire,
di un guscio di noce corazzata
e uno spillo in pugno per non farmi aggredire.
Poi tutto mi divenne amichevolmente familiare
mi dava un passaggio la rondine....
cavalcavo il grillo, il riccio era mio cavaliere;
mi accompagnava la tartaruga nel mio peregrinare
e si prestava il delfino se andavo per mare!!!!
Dormivo tra fiori con le amiche coccinelle,
e le farfalle svolazzandomi intorno
mi vegliavan nel sonno
alternandosi or bianche, or rosse, or giallle.
E tutt'intorno era silenzio e amore,
dolcemente il mio guscio il vento cullava,
il cielo mi copriva di ovattato tepore,
e i grilli cantavan sommessamente.....
Ma una notte di forte temporale
si alzò furioso e imponente il maestrale,
che tanto soffiò e soffiò.....
che fiori...farfalle....silenzio spazzò...
(....figurarsi il mio fragile sogno!!!!!)
tanto ruotò e ruotò che perse l'abito dell'immaginazione.....
e mi ritrovai nelle grinfie di megera Realtà
tremante, impaurita e sola nella sua.... fatalità!!!!!!!
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